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23 ottobre / 6 novembre 2010
Scesi dalla Chartage a Tunisi siamo partiti subito verso Tozeur dove siamo arrivati a notte fonda e dove abbiamo dormito in Hotel in attesa della mattina dopo, interamente trascorsa in dogana per le lunghe ed inutili formalità di ingresso in Algeria; lasciata la frontiera di Taleb Larbi, siamo partiti alla volta di Touggourt dove abbiamo cenato in Hotel visto che ci è stato proibito di uscire dopo il tramonto ......
La tappa successiva, Ghardaia, è un'oasi ai piedi di un'enorme falesia circondata da molti palmeti ed anche in questo caso è formata dalla parte nuova oramai diventata città e dalla parte antica che mantiene inalterata la struttura originaria dell'oasi; la parte vecchia, la più integralista che ha una sola porta di ingresso aperta ai turisti, è visitabile solo accompagnati da una guida locale ed è caratterizzata da un labirinto di viuzze caratteristiche, nelle quali le donne camminano solo indossando il Burqa con un solo occhio scoperto (ovviamente sono proibite le fotografie alle persone ed all'interno delle case ed è proibito qualsiasi abito succinto per le donne) ....... la parte nuova dell'oasi, è completamente diversa per mentalità dalla vecchia, infatti, pur conservando il fascino delle città arabe con i classici mercati dove trovi di tutto, con i venditori che urlano senza sosta tra le viuzze e con la carne coperta di mosche esposta nelle macellerie, vedi i ragazzi che parlano al cellulare o chattano su internet nei taxiphone e ti viene spontaneo il confronto tra "le due Ghardaia" tanto lontane di mentalità ma divise da pochi metri ....
Lasciata Ghardaia iniziamo la traversata dell'Erg occidentale, situato nella parte centro-
Dopo 6 giorni di erg siamo arrivati alla Sebka di Timimoun, grande depressione con all'interno un lago asciutto dove siamo andati alla ricerca delle rose del deserto, delimitata ad Est da un'alta falesia che è possibile percorrere in fuoristrada godendo di bei panorami e per il resto da dune; la Sebka è circondata da numerose piccole Oasi e moltissime cittadelle fortificate costruite con pietre rosse, perlopiù ridotte a ruderi ma comunque belle da vedere, la Sebka di Timimoun come facilmente intuibile, prende il nome dalla maggiore delle oasi dalle quali è contornata.
Timimoun è probabilmente una delle più belle e caratteristiche oasi dell'Algeria, infatti, la parte vecchia è costruita interamente con pietre rosse (da qui il detto Timimoun la Rossa), comprende moltissimi vicoli per buona parte coperti da soffitti di palme (tronchi e foglie) che collegano le varie zone dell'oasi (pozzi / moschea / tomba del marabutto / mercato etc.) in modo da proteggere l'oasi ed i suoi abitanti dalle violente tempeste di sabbia ed è caratterizzata da un sistema di irrigazione delle palmeraie chiamato "foggara" nato centinaia di anni fa e tuttora regolarmente utilizzato.
Concludendo, potrei dire che questo viaggio si è rivelato poco divertente sia per quanto riguarda l'aspetto "guida" (considerando che è un viaggio da 4.500 km, e quindi 3 giorni di sabbia "adrenalinica" sono pochi) sia per le numerose formalità burocratiche (frontiere / posti di blocco / imposizione di scorte militari) ma nello stesso tempo piacevole grazie alla bellezza ed all'unicità delle oasi visitate, dove la vita non è ancora contaminata dal turismo che per fortuna in questi posti è ancora scarso .......
Curiosità:
in questo viaggio fatto con 8 mezzi complessivi ci sono state 9 forature!!!
100 litri di gasolio costano 1300 dinari ...... 12,5 euro!!!
riparare una foratura dal gommista costa 200 dinari .... 1,90 euro!!!
un pasto completo a base cous cous, pollo e patatine fritte costa 400 dinari .... 3,80 euro!!!
su oltre 50 insabbiamenti le uniche auto che non si sono mai insabbiate sono state il Toyota 105 il 74 ed il 78 .....